A dirla con uno slogan, visto che in fondo di tratta di comunicazione ‘pubblicitaria’, si è trattato di buttare il cuore oltre l’ostacolo.
Sebbene più che il cuore questa faccenda riguardi il fegato, il pancreas, i reni.
Trapianti. Il tema sono i trapianti, a partire dai donatori che li rendono possibili.
In concreto, il Centro Nazionale Trapianti, che opera in seno all’Istituto Superiore di Sanità, ha bisogno di due spot per sostenere la campagna nazionale per la donazione di organi, tessuti e cellule, e in particolare la giornata nazionale dedicata al tema, fissata per il 29 maggio 2011.
Due spot. Uno per la radio e uno per la tv. Non proprio il core business di Geco, per dirla con delicatezza. Ma si può andare a sentire.
Difatti andiamo. Per scoprire che, oltretutto, “la creatività è bloccata”. Nel senso che lo slogan già c’è, e c’è anche un elemento visuale che va necessariamente utilizzato.
“E allora noi che facciamo?” ci scappa detto, con un candore che a ripensarci fa già tenerezza. La risposta è: gli spot. Scontato, ma in quel momento non ci sembrava così.
Tanto è vero che c’è stato bisogno di guardarci in faccia. Rapidamente, ma per davvero. Solo poi siamo partiti. Adesso sarebbe facile dire che ci abbiamo creduto. Ma è più giusto dire che abbiamo provato, e quello è stato il nostro modo di crederci.
Loro ci hanno chiesto tre progetti, e noi abbiamo presentato tre progetti; il che – nella sua semplicità – fotografa piuttosto bene l’idea che abbiamo della relazione con il cliente.
Uno, tra i tre, era decisamente più complesso. Loro hanno ritenuto che fosse il più bello e l’hanno scelto.
Vabbè, ci siamo detti: se sai fare un sacco di cose che hanno a che fare con la comunicazione, ma il tuo mestiere non è precisamente fare gli spot, magari è difficile anche farne uno ‘facile’. Per cui tanto vale farne uno ‘difficile’.
Perciò ecco riprese, animazione, apporto ‘pittorico’, armonizzazione tra ogni singola componente, a cui ben presto si aggiunge l’idea della musica originale (noi pensavamo di cavarcela con una canzone), e poi la voce, e un sacco di voci per la versione radio. Stando dentro, neanche a dirlo, a costi e tempi.
Sorvoliamo sugli aspetti tecnici, ma non c’è dubbio che per tirare fuori queste due piccolissime narrazioni c’è voluta un sacco di tecnica.
E di lavoro, pazienza, idee, senno, squadra. Parecchia squadra, soprattutto, visto che la preparazione dei due spot ha coinvolto a vario titolo circa trenta persone.
Il risultato, oltre che in televisione e alla radio, è qui sotto. Per gli occhi e le orecchie di tutte e tutti quelli che vogliano prestargli occhi e orecchie.
Siamo contenti quando qualcuno lo trova ‘bello’. Lo siamo molto di più quando c’è chi, a partire da qui, prende in considerazione – magari per la prima volta – l’idea della donazione. Perché quello è lo scopo, quello il senso, quella l’idea.
L’altro risultato è che tra ‘loro’ – i clienti – e noi le distanze si sono annullate. O almeno molto ridotte. E che il calore, la condivisione e i complimenti che abbiamo ricevuto rappresentano la versione concreta, e grandemente umana, di ciò che si intende quando si dice ‘soddisfazione del cliente’.
Il terzo risultato, pure lui di qualche importanza, è che abbiamo imparato un sacco di cose. E che magari l’esperienza dello spot non resterà un’esperienza spot. Un modesto gioco di parole per dire qualcosa che invece ci piace molto, e cioè che il futuro è ancora tutto da scrivere.
E non è escluso che l’elenco delle cose che noi di Geco facciamo con il gusto e l’ambizione di farle per bene ne possa comprendere, da oggi, una in più.
SPOT RADIO
Un grazie di cuore a tutte le meravigliose persone che lavorano, mettendoci ‘il cuore’ (anche per realizzare lo spot!), al Centro Nazionale Trapianti.
In ambito salute abbiamo lavorato anche per Regione Umbria (ISS)